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11
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Tinala
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Italia, emilia-Romagna, Bologna
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2021-03-14
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Tinala
⋉
popolo gitano, rom, roman, dom, csardas, musica azera, jazz mugham, musica egiziana, viaggio, India, tar,
[89.9 MB
| 1 h, 6 mins, 42 secs
| 200 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 32000kHz]
Dom lom e rom sono tutti e tre alcuni dei nomi delle comunità romanés sparse fra il nord dell’India e l’Europa: in Azerbaigian, Armenia, Persia, Libano o Egitto. Ci accompagnano in questo viaggio attraverso il jazz e il mugham azeri o la danza ghawazi vari strumenti di corda: il tar, il buzuq e il qanun.
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10
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Tinala
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Italia, emilia-Romagna, Bologna
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2021-02-16
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Tinala
⋉
bolero, cumbia, musica russa, jazz manouche, mambo, Django Reinhardt, Valentina Ponomareva, Antonio Machin, Tito Puente,
[69.2 MB
| 58 mins, 7 secs
| 224 kbps]
- audio [vorbis
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| 48000kHz]
Gli occhi scuri sono quelli più diffusi in tutto il mondo e la musica, specialmente quella in spagnolo, è piena di canzoni dedicate a quegli occhi neri che ci fanno disperare, sospirare, rattristare o infuocare.
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2
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-07-31
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s02p43
⋉
mezzoradaria, cassa aracnide, solidariet, anarchici, repressione, affinit, vegan, alta sorveglianza, AS2, video conferenza, Cutr, evasione,
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- audio [vorbis
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| 44100kHz]
Parliamo di una forma di solidarietà insieme ad un compagno della Cassa Aracnide: Che cos'è una cassa di solidarietà? Come mai la scelta di seguire anarchici? Come si articola il lavoro di far sapere dentro le cose che succedono fuori e viceversa? A cosa serve? Come si articolano i benefit? Perchè questo nome? Vuoi raccontarci la situazione dei compagni che seguite?
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3
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-07-24
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s02p42
⋉
mezzoradaria, radiocane, notav, rinaudo, padalino, ristorante, milano, anarchici, graziano, lucio, francesco
[6.1 MB
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- audio [vorbis
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Da radiocano.info: Contr'intercettazione, ovvero dell'arte di creare un discorso. Due amici in un bar che non sanno di essere ascoltati. Due questurini che devono consegnare un lavoro con molta fretta. Due magistrati in carriera che devono fare un certo favore. Una storia di soldi, potere, avidità ed infamia. Una storia di uomini indegni disposti a tutto. Un storia italiana
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-07-10
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s02p41
⋉
mezzoradaria, Dimitri Alberti, danni morali, pestaggio, detenuti, Sassari, SSebastian, Europa, lavoro, condanne, lavoro forzato, anarchici,
[8.3 MB
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- audio [vorbis
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| 44100kHz]
GIUSTIZIA: Doppia condanna europea, una per il pestaggio di Dimitri Alberti subito dopo il suo arresto, e l'altra per una trentina di detenuti che furano pestati al carcere di S.Sebastian di Sassari come ritorsione ad una protesta. - LAVORO: L'Europa ritiene che il lavoro all'interno dei penitenziari sia sottopagato e in netto contrasto con la giurisprudenza europea che vincola il pagamento a quello del contratto nazionale del lavoro, si prospetta una nuova sanzione a risarcire circa 25000 detenuti considerati quindi ai lavori forzati - BOLOGNA: Il 17 giugno 2 compagni e una compagna vengono arrestati e rinchiusi per 3 giorni alla Dozza dopo che hanno cercato di evitare lo sgombero della propria casa. Durante la loro prigionia ci sono stati diversi momenti di solidarietà. In seguito agli arresti è stato lanciato un corteo il 3 luglio prima del quale si è assistito a perquisizioni a tappeto delle abitazioni dei compagni anarchici in città. Nonostante il tentativo di isolamento mediatico e fisico mediante lo schieramento di innumerevoli cordoni di polizia, il corteo è stato fatto ugualmente e ha incrociato numerosi cittadini
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-05-01
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s02p31
⋉
sentenza Torreggiani, art19, testo unico, immigrazione, Free Alabama moovment, FAM, cellulari, introdotti, Lecce, tentato suicidio,
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LECCE: tenta suicidio nell'infermeria del carcere è il terzo tentativo in 4 giorni - PADOVA, 2 palazzi: muore a 32 anni impiccandosi nella sua cella Alessandro - CATANIA, Giarre: La procura riapre un indagine sulla morte di Daniele Sparti di 32 anni avvenuta il 25 aprile scorso, Daniele era cardiopatico e stava aspettando il riesame per ottenere i domiciliari - Una circolare penitenziaria dice in merito al trasferimento dei detenuti che le risposte alle richieste pervenuti da essi debbano essere risposte in un massimo di 60 giorni - REGGIO EMILIA, La pulce: Nuova inchiesta dopo quella di un anno fa, questa volta da parte di 4 detenuti che denunciano di esser stati presi a calci e pugni. Indagati per lesioni gravi 14 agenti della polizia penitenziaria - Entro il 28 maggio l'Italia dovrà mettere in regola la condizione carceraria o dovrà risarcire tra 50 a 100milioni di euro l'anno per una detenzione disumana e degradante. Alla corte europea di Strasburgo sono in giacenza circa 3000 ricorsi - CIE: SIRACUSA: muore un ventinovenne arrivato al centro d'accoglienza già di precaria salute ma venne ugualmente rinchiuso nel centro nonostante non ci fosse il servizio sanitario adatto a soccorrerlo - TORINO: Polizia e Croce Rossa stentano a mantenere calmi i pochi detenuti rimasti e nonostante le promesse di liberazioni e minacce di violenze 15 migranti hanno intrapreso lo sciopero della fame in solidarietà ad un prigioniero che si era autolesionato per non farsi portare in isolamento, nel frattempo solidali hanno raggiunto l'esterno e sostenuto i rivoltosi con petardi, cori e battiture - I garante dei detenuti del Lazio denuncia la reclusione di Susanna S. bosniaca e madre di due bambini minorenni nati in Italia che rischia l'espulsione - Il parlamento europeo approva le nuove regole per il Frontex che intercetta barconi nel mediterraneo, vietati tutti le azioni di respingimento in alto mare deve però essere però ancora avere l'approvazione del consiglio UE - USA: Da gennaio sono in sciopero circa 1100 detenuti dell'Alabama chiedendo un salario e condizioni di vita decenti - ISRAELE: Il 25 aprile hanno iniziato lo sciopero della fame contro le politiche detentive dello stato d'Israele circa 250 palestinesi. Alcuni di questi detenuti pur essendo solo amministrativi sono in carcere da anni senza nemmeno aver avuto un processo - IRAN, Teheran: Nel carcere di Evin, il 17 aprile, agenti del'IRGC, il ministero dell'Intelligence e centinaia di guardie carcerarie hanno fatto irruzione nel braccio Ward 350, dove sono presenti detenuti politici, e picchiato violentemente i detenuti con bastoni e altre armi contundenti, 4 sono stati trasferiti in terapia intensiva, 24 messi in isolamenti. Alcune foto e testimonianze sono uscite dal carcere. Nonostante questo il governo nega - GRECIA: Militanti antifascisti denunciano i CIE greci, paragonandoli a campi di concentramento. Danno notizia che al loro interno vengono usati metodi come la scarica elettriche mediante elettrodi e pestaggi indiscriminati da parte della polizia e della sorveglianza - EVENTI: Sabato 3 e 4 maggio presso il circolo Iqbal Masih in Via dei Lapidari 13/L si svolgerà il Tatoo Circus in benefit per i compagni in carcere e le spese legali
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La compagnia fantasma
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Italia, emilia romagna, bologna, san vitale, biblioteca ruffilli
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2012-10-19
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Copyleft
⋉
copyright, copyleft, autori, copia, SIAE, libertà intellettuale
[9.6 MB
| 14 mins, 45 secs
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| 44100kHz]
La compagnia fantasma ci svela le improbabili acrobazie del diritto d'autore in caso di modifica di opere altrui
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Jadel Andreetto
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Italia, emilia romagna, bologna, san vitale, biblioteca ruffilli
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2012-10-19
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copyright, copyleft, autori, copia, SIAE, libertà intellettuale
[12.3 MB
| 18 mins, 50 secs
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L'esperienza del gruppo di scrittori collettivi Kai Zen
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andreetto, davoli, compagnia fantasma, zanni,
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Italia, emilia romagna, bologna, san vitale, biblioteca ruffilli
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2012-10-19
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copyright, copyleft, autori, copia, SIAE, libertà intellettuale
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Ultime domande e conclusioni
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andreetto, davoli, compagnia fantasma, zanni,
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Italia, emilia romagna, bologna, san vitale, biblioteca ruffilli
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2012-10-19
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copyright, copyleft, autori, copia, SIAE, libertà intellettuale
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Inizia il dibattito ed i racconti riguardo i diritti d'autore
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Cristina Carnevali
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Italia, emilia romagna, bologna, san vitale, biblioteca ruffilli
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2012-10-19
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copyright, copyleft, autori, copia, SIAE, libertà intellettuale
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Aspetti base del copyright e copyleft, un po di storia, quando sono nati, come si esercitano, ...presentazione della serata e degli ospiti
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Renzo Davoli
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Italia, emilia romagna, bologna, san vitale, biblioteca ruffilli
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2012-10-19
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copyright, copyleft, autori, copia, SIAE, libertà intellettuale
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Dualità dell'esistente in rapporto alle licenze d'uso.
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Andrea Zanni
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Italia, emilia romagna, bologna, san vitale, biblioteca ruffilli
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2012-10-19
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Copyleft
⋉
copyright, copyleft, autori, copia, SIAE, libertà intellettuale
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La storia e l'impegno di mediawiki e dei suoi progetti, il filo conduttore è il perchè e il tipo di licenza utilizzata
Los proyectos de grandes dimensiones como Debian siempre necesitan una gran masa de gente que colabore, pero a la vez es difícil encontrar tu lugar en un proyecto tan grande.
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Anonimi
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Italia, emilia romagna, bologna, Cir Berneri, cassero di porta santo stefano
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2012-10-05
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Wikipedia
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copyleft, mediattivismo, reti, rete, comunità, wiki, collaborativo, conoscenza, sapere, libertà, diritti
[37.4 MB
| 57 mins, 20 secs
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Dibattito a seguito della presentazione,Condividere saperi: Wikipedia tra utopia e poteri
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Piero Tasso
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Italia, emilia romagna, bologna, Cir Berneri, cassero di porta santo stefano
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2012-10-05
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Wikipedia
⋉
copyleft, mediattivismo, reti, rete, comunità, wiki, collaborativo, conoscenza, sapere, libertà, diritti
[25.9 MB
| 35 mins, 35 secs
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La comunità di Wikipedia in lingua italiana è composta da 806 051 utenti registrati, dei quali 8 079 hanno contribuito con almeno una modifica nell'ultimo mese e 109 hanno un ruolo di servizio. Gli utenti costituiscono una comunità collaborativa, in cui tutti i membri, grazie anche ai progetti tematici e ai rispettivi luoghi di discussione, coordinano i propri sforzi nella redazione delle voci.
Concerto PAUL LOVENS' SPIN
Spin suona una musica nuova che da sempre esiste, ci si dimentica subito che si tratta d'improvvisazione, si direbbe che i musicisti di Spin attingano da un repertorio arcaico che tutti inconsciamente conoscono ma che viene rivelato solo nel momento stesso della percezione. L'ascoltatore crea dentro di sè la musica di Spin, i musicisti propongono solo l'esperienza sonora.
Guy Bettini tromba
Louis Schild basso
Paul Lovens batteria
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Coordinadora http://coordinadora.noblogs.org/
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2011-11-15
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Intervista a medico italiano in Chiapas
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Coordinadora, Messico, Chiapas, Zapatismo, Intervista, medico, medicina, Tuxla Gutierrez, Selva Lacandona, Maya, Municipio Autonomo San Manuel, sistema sanitario autonomo zapatista, sostegno internazionale, progetto clinica zapatista, libertario, anarchia, anarchico, autonomia, autogestione, solidarietà, libertà
[3.4 MB
| 5 mins, 15 secs
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Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
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Coordinadora http://coordinadora.noblogs.org/
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2011-11-15
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Intervista a medico italiano in Chiapas
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Coordinadora, Messico, Chiapas, Zapatismo, Intervista, medico, medicina, Tuxla Gutierrez, Selva Lacandona, Maya, Municipio Autonomo San Manuel, sistema sanitario autonomo zapatista, sostegno internazionale, progetto clinica zapatista, libertario, anarchia, anarchico, autonomia, autogestione, solidarietà, libertà
[4.1 MB
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Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
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Coordinadora http://coordinadora.noblogs.org/
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2011-11-15
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Intervista a medico italiano in Chiapas
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Coordinadora, Messico, Chiapas, Zapatismo, Intervista, medico, medicina, Tuxla Gutierrez, Selva Lacandona, Maya, Municipio Autonomo San Manuel, sistema sanitario autonomo zapatista, sostegno internazionale, progetto clinica zapatista, libertario, anarchia, anarchico, autonomia, autogestione, solidarietà, libertà
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Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
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Coordinadora http://coordinadora.noblogs.org/
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2011-11-15
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Intervista a medico italiano in Chiapas
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Coordinadora, Messico, Chiapas, Zapatismo, Intervista, medico, medicina, Tuxla Gutierrez, Selva Lacandona, Maya, Municipio Autonomo San Manuel, sistema sanitario autonomo zapatista, sostegno internazionale, progetto clinica zapatista, libertario, anarchia, anarchico, autonomia, autogestione, solidarietà, libertà
[4.6 MB
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Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
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Coordinadora http://coordinadora.noblogs.org/
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2011-11-15
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Intervista a medico italiano in Chiapas
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Coordinadora, Messico, Chiapas, Zapatismo, Intervista, medico, medicina, Tuxla Gutierrez, Selva Lacandona, Maya, Municipio Autonomo San Manuel, sistema sanitario autonomo zapatista, sostegno internazionale, progetto clinica zapatista, libertario, anarchia, anarchico, autonomia, autogestione, solidarietà, libertà
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Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
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Coordinadora http://coordinadora.noblogs.org/
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2011-11-15
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Intervista a medico italiano in Chiapas
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Coordinadora, Messico, Chiapas, Zapatismo, Intervista, medico, medicina, Tuxla Gutierrez, Selva Lacandona, Maya, Municipio Autonomo San Manuel, sistema sanitario autonomo zapatista, sostegno internazionale, progetto clinica zapatista, libertario, anarchia, anarchico, autonomia, autogestione, solidarietà, libertà
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Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
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Coordinadora http://coordinadora.noblogs.org/
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2011-11-15
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Intervista a medico italiano in Chiapas
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Coordinadora, Messico, Chiapas, Zapatismo, Intervista, medico, medicina, Tuxla Gutierrez, Selva Lacandona, Maya, Municipio Autonomo San Manuel, sistema sanitario autonomo zapatista, sostegno internazionale, progetto clinica zapatista, libertario, anarchia, anarchico, autonomia, autogestione, solidarietà, libertà
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| 1ch
| 44100kHz]
Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
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Coordinadora http://coordinadora.noblogs.org/
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2011-11-15
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Intervista a medico italiano in Chiapas
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Coordinadora, Messico, Chiapas, Zapatismo, Intervista, medico, medicina, Tuxla Gutierrez, Selva Lacandona, Maya, Municipio Autonomo San Manuel, sistema sanitario autonomo zapatista, sostegno internazionale, progetto clinica zapatista, libertario, anarchia, anarchico, autonomia, autogestione, solidarietà, libertà
[1.4 MB
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| 1ch
| 44100kHz]
Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
Concerto LUIGI RINALDI JAZZ QUARTET
Il gruppo nasce nel 2010 dall’unione di quattro jazzisti molto attivi nella scena artistica bolognese.
Il repertorio, accuratamente scelto ed arrangiato, alterna brani originali composti dal leader a standard jazz di Shorter, Henderson, Petrucciani, Coltrane. Musica allo stato puro, espressione personale consapevole. Il sound, a tratti cameristico, evidenzia un alto grado di emotività supportata da pregevoli doti tecniche. Il risultato finale produce giochi di colori e fraseggi interessanti.
Mercoledì 26 ottobre
Ore 20.30
Proiezione del documentario
Un pagamu – La tassa sulla paura
(HD+HDV, Italia, 2011)
Montaggio: Claudio Metallo, Miko Meloni
Fotografia: Claudio Metallo, Nicola Grignani, Miko Meloni
Regia: Claudio Metallo, Nicola Grignani, Miko Meloni
Un pagamu-la tassa sulla paura racconta varie storie di persone che hanno deciso di ribellarsi al pizzo, al racket e di una città intera, Lamezia Terme, che cerca un riscatto dopo due scioglimenti del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, in circa dieci anni.
Nel documentario si alternano le testimonianze dirette di Rocco Mangiardi, primo commerciante lametino ad indicare in aula i suoi estorsori, di Armando Caputo, presidente dell’associazione antiracket locale. Inoltre, il documentario, si avvale della narrazione della vicenda della famiglia Godino, che ha perso a causa di un atto intimidatorio la propria attività e la propria casa, ma che è riuscita a ricostruirsi una vita senza dover fuggire da Lamezia. In questo lavoro c’è anche la voce del sindaco della città lametina, Gianni Speranza e dell’assessore alla cultura Tano Grasso, ma anche dei ragazzi dello Spazio Aperto Giovani che hanno animato un bene confiscato con attività culturali, mostre e concerti.
Per info: www.cinemaitaliano.info/unpagamu
Ore 22.30
Concerto LUIGI RINALDI JAZZ QUARTET
Il gruppo nasce nel 2010 dall’unione di quattro jazzisti molto attivi nella scena artistica bolognese.
Il repertorio, accuratamente scelto ed arrangiato, alterna brani originali composti dal leader a standard jazz di Shorter, Henderson, Petrucciani, Coltrane. Musica allo stato puro, espressione personale consapevole. Il sound, a tratti cameristico, evidenzia un alto grado di emotività supportata da pregevoli doti tecniche. Il risultato finale produce giochi di colori e fraseggi interessanti.
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
Fabrizio Puglisi è un pianista e compositore fra i più attivi e interessanti della scena jazzistica e improvvisativa mondiale.
Ha suonato e continua a suonare con musicisti italiani e internazionali del calibro di John Zorn, Han Bennink, Steve Lazy, Lester Bowie, Tobias Delius, Enrico Rava, Paolo Fresu.
In quest’occasione sarà accompagnato da tre fra i musicisti più attivi della scena impro bolognese: Antonio D’Intino (bass, circuit bending, effects), Filippo Giuffré (chitarra eclettica), Andrea Grillini (batteria).
Fabrizio Puglisi è un pianista e compositore fra i più attivi e interessanti della scena jazzistica e improvvisativa mondiale.
Ha suonato e continua a suonare con musicisti italiani e internazionali del calibro di John Zorn, Han Bennink, Steve Lazy, Lester Bowie, Tobias Delius, Enrico Rava, Paolo Fresu.
In quest’occasione sarà accompagnato da tre fra i musicisti più attivi della scena impro bolognese: Antonio D’Intino (bass, circuit bending, effects), Filippo Giuffré (chitarra eclettica), Andrea Grillini (batteria).
Fabrizio Puglisi è un pianista e compositore fra i più attivi e interessanti della scena jazzistica e improvvisativa mondiale.
Ha suonato e continua a suonare con musicisti italiani e internazionali del calibro di John Zorn, Han Bennink, Steve Lazy, Lester Bowie, Tobias Delius, Enrico Rava, Paolo Fresu.
In quest’occasione sarà accompagnato da tre fra i musicisti più attivi della scena impro bolognese: Antonio D’Intino (bass, circuit bending, effects), Filippo Giuffré (chitarra eclettica), Andrea Grillini (batteria).
Fabrizio Puglisi è un pianista e compositore fra i più attivi e interessanti della scena jazzistica e improvvisativa mondiale.
Ha suonato e continua a suonare con musicisti italiani e internazionali del calibro di John Zorn, Han Bennink, Steve Lazy, Lester Bowie, Tobias Delius, Enrico Rava, Paolo Fresu.
In quest’occasione sarà accompagnato da tre fra i musicisti più attivi della scena impro bolognese: Antonio D’Intino (bass, circuit bending, effects), Filippo Giuffré (chitarra eclettica), Andrea Grillini (batteria).
Fabrizio Puglisi è un pianista e compositore fra i più attivi e interessanti della scena jazzistica e improvvisativa mondiale.
Ha suonato e continua a suonare con musicisti italiani e internazionali del calibro di John Zorn, Han Bennink, Steve Lazy, Lester Bowie, Tobias Delius, Enrico Rava, Paolo Fresu.
In quest’occasione sarà accompagnato da tre fra i musicisti più attivi della scena impro bolognese: Antonio D’Intino (bass, circuit bending, effects), Filippo Giuffré (chitarra eclettica), Andrea Grillini (batteria).
La Bologna Improvisers Orchestra è formata da un pool di giovani musicisti operanti a Bologna che dal 2007 ha deciso di far confluire i propri sforzi verso una nuova entità collettiva e sovra-personale.
Comprensiva in tutto di sedici elementi, l’Orchestra si esibisce in varie formazioni, delineando con sempre maggior entusiasmo il proprio carattere magmatico e multiforme.
Il metodo compositivo è istantaneo, libero, egalitario.
Ospiti della serata saranno gli Heu{s-k}ach, duo svizzero specializzato in drones e ripetizioni, con D’incise (laptop, oggetti) e Marcel Chagrin: chitarra, ampli e grancassa.
La Bologna Improvisers Orchestra è formata da un pool di giovani musicisti operanti a Bologna che dal 2007 ha deciso di far confluire i propri sforzi verso una nuova entità collettiva e sovra-personale.
Comprensiva in tutto di sedici elementi, l’Orchestra si esibisce in varie formazioni, delineando con sempre maggior entusiasmo il proprio carattere magmatico e multiforme.
Il metodo compositivo è istantaneo, libero, egalitario.
Ospiti della serata saranno gli Heu{s-k}ach, duo svizzero specializzato in drones e ripetizioni, con D’incise (laptop, oggetti) e Marcel Chagrin: chitarra, ampli e grancassa.
La Bologna Improvisers Orchestra è formata da un pool di giovani musicisti operanti a Bologna che dal 2007 ha deciso di far confluire i propri sforzi verso una nuova entità collettiva e sovra-personale.
Comprensiva in tutto di sedici elementi, l’Orchestra si esibisce in varie formazioni, delineando con sempre maggior entusiasmo il proprio carattere magmatico e multiforme.
Il metodo compositivo è istantaneo, libero, egalitario.
Ospiti della serata saranno gli Heu{s-k}ach, duo svizzero specializzato in drones e ripetizioni, con D’incise (laptop, oggetti) e Marcel Chagrin: chitarra, ampli e grancassa.
La Bologna Improvisers Orchestra è formata da un pool di giovani musicisti operanti a Bologna che dal 2007 ha deciso di far confluire i propri sforzi verso una nuova entità collettiva e sovra-personale.
Comprensiva in tutto di sedici elementi, l’Orchestra si esibisce in varie formazioni, delineando con sempre maggior entusiasmo il proprio carattere magmatico e multiforme.
Il metodo compositivo è istantaneo, libero, egalitario.
Ospiti della serata saranno gli Heu{s-k}ach, duo svizzero specializzato in drones e ripetizioni, con D’incise (laptop, oggetti) e Marcel Chagrin: chitarra, ampli e grancassa.
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
Canti in compagnia, in casa di lucio sopra al centro sociale
Canti in compagnia, in casa di lucio sopra al centro sociale
Canti in compagnia, in casa di lucio sopra al centro sociale
Canti in compagnia, in casa di lucio sopra al centro sociale
Canti in compagnia, in casa di lucio sopra al centro sociale
Canti in compagnia, in casa di lucio sopra al centro sociale
Canti in compagnia, in casa di lucio sopra al centro sociale
Canti in compagnia, in casa di lucio sopra al centro sociale
Canti in compagnia, in casa di lucio sopra al centro sociale
Canti in compagnia, in casa di lucio sopra al centro sociale
Canti in compagnia, in casa di lucio sopra al centro sociale
"a project around the black music: work songs, blues and traditons of the origins"
Un duo esclusivo, batteria e voce. Nuovo progetto del poliedrico batterista e compositore siciliano Francesco Cusa con la vocalist Gaia Mattiuzzi, grandi doti vocali e straordinaria sensibilità.
Rielabora canti di tradizione arcaica africana pescati tra i reperti di Alan Lomax. Una musica ricca e intensa oltre i limiti della vocalità ampiamente modulata dalla Mattiuzzi e dal sofisticato drumming di Cusa.
Entrambi riescono ad intingere elementi basilari della cultura africana e innovativi del jazz che trovano nell'improvvisazione il veicolo ideale per rivelarsi.
Un canto che si fa strazio, grido, sofferenza, gioia, tenerezza.
"a project around the black music: work songs, blues and traditons of the origins"
Un duo esclusivo, batteria e voce. Nuovo progetto del poliedrico batterista e compositore siciliano Francesco Cusa con la vocalist Gaia Mattiuzzi, grandi doti vocali e straordinaria sensibilità.
Rielabora canti di tradizione arcaica africana pescati tra i reperti di Alan Lomax. Una musica ricca e intensa oltre i limiti della vocalità ampiamente modulata dalla Mattiuzzi e dal sofisticato drumming di Cusa.
Entrambi riescono ad intingere elementi basilari della cultura africana e innovativi del jazz che trovano nell'improvvisazione il veicolo ideale per rivelarsi.
Un canto che si fa strazio, grido, sofferenza, gioia, tenerezza.
"a project around the black music: work songs, blues and traditons of the origins"
Un duo esclusivo, batteria e voce. Nuovo progetto del poliedrico batterista e compositore siciliano Francesco Cusa con la vocalist Gaia Mattiuzzi, grandi doti vocali e straordinaria sensibilità.
Rielabora canti di tradizione arcaica africana pescati tra i reperti di Alan Lomax. Una musica ricca e intensa oltre i limiti della vocalità ampiamente modulata dalla Mattiuzzi e dal sofisticato drumming di Cusa.
Entrambi riescono ad intingere elementi basilari della cultura africana e innovativi del jazz che trovano nell'improvvisazione il veicolo ideale per rivelarsi.
Un canto che si fa strazio, grido, sofferenza, gioia, tenerezza.
"a project around the black music: work songs, blues and traditons of the origins"
Un duo esclusivo, batteria e voce. Nuovo progetto del poliedrico batterista e compositore siciliano Francesco Cusa con la vocalist Gaia Mattiuzzi, grandi doti vocali e straordinaria sensibilità.
Rielabora canti di tradizione arcaica africana pescati tra i reperti di Alan Lomax. Una musica ricca e intensa oltre i limiti della vocalità ampiamente modulata dalla Mattiuzzi e dal sofisticato drumming di Cusa.
Entrambi riescono ad intingere elementi basilari della cultura africana e innovativi del jazz che trovano nell'improvvisazione il veicolo ideale per rivelarsi.
Un canto che si fa strazio, grido, sofferenza, gioia, tenerezza.
"a project around the black music: work songs, blues and traditons of the origins"
Un duo esclusivo, batteria e voce. Nuovo progetto del poliedrico batterista e compositore siciliano Francesco Cusa con la vocalist Gaia Mattiuzzi, grandi doti vocali e straordinaria sensibilità.
Rielabora canti di tradizione arcaica africana pescati tra i reperti di Alan Lomax. Una musica ricca e intensa oltre i limiti della vocalità ampiamente modulata dalla Mattiuzzi e dal sofisticato drumming di Cusa.
Entrambi riescono ad intingere elementi basilari della cultura africana e innovativi del jazz che trovano nell'improvvisazione il veicolo ideale per rivelarsi.
Un canto che si fa strazio, grido, sofferenza, gioia, tenerezza.